LIBRI

Linguaggi e gesti della violenza

A cura di Daniele Vasari e Andrea Spada

Le violenze nei confronti delle donne sono tristemente all’ordine del giorno. I numeri relativi al femminicidio sono allarmanti. Nel nostro Paese una donna su tre afferma di essere stata vittima di un tentativo di stupro o di una violenza fisica, più spesso ad opera del proprio partner ma anche da parte di sconosciuti.
Secondo alcuni studi il background degli aggressori è piuttosto tipico e ben delineato: generalmente, si tratta di soggetti che da bambini sono cresciuti in famiglie gerarchizzate in cui loro per primi hanno subito violenze da parte di genitori, divengono così frustrati e profondamente incapaci di gestire le reazioni emotive. Questo provoca in loro un forte e incoercibile desiderio di dominio che li spinge al gesto violento.
A volte sembra che il cercare la componente di diversità in questi uomini, come una sorta di “deformità personologica”, ci possa aiutare ad allontanare dalla nostra mente l’ipotesi che queste persone, che hanno
commesso violenza, siano uguali a noi.
I media e l’opinione pubblica descrivono questi uomini come persone violente e in preda a dei “ raptus di follia”. Ma siamo sicuri che questo sia il termine giusto per descrivere episodi che a volte si trascinano silentemente per anni all’interno delle famiglie? Questo libro vuole provare a fare luce sulla violenza di genere e su come questa sia letta a volte in chiave fatalista.

Contributi di:
Daniele Vasari, Stefano Pasqui , Maria Caterina Manca,
Clede Maria Garavini, Michele Piga, Andrea Montesi,
Andrea Spada, Silvia Monauni, Paola Fabbri

Ed. 2015

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